pressione intraoculare

DIFFERENZA TRA AUMENTO DELLA PRESSIONE INTRAOCULARE E GLAUCOMA

E’ necessario chiarire un concetto: l’aumento della pressione intraoculare non è il glaucoma. Infatti, si è in presenza di un occhio glaucomatoso quando sono riscontrabili danni sul nervo ottico che si traducono in un danno del campo visivo. 
Il danno progressivo del nervo ottico può portare a una riduzione del campo visivo e della vista, fino alla cecità assoluta. Ad oggi le terapie mediche, chirurgiche o parachirurgiche (laser), consentono un buon controllo di tale patologia, soprattutto se la diagnosi è eseguita tempestivamente (screening glaucoma).
Su cento persone, tre persone hanno il glaucoma, ma solo una di esse sa di averlo. E’ una patologia subdola e devastante.
 
Presso lo studio del Dott. Raveggi, è possibile eseguire diagnosi e/o monitorizzare l’evoluzione del glaucoma, mediante i seguenti esami diagnostici.

  • Tonometria a soffio o a contatto con iCare;
  • Pachimetria;
  • Campo visivo computerizzato;
  • OCT RNFL, o analisi delle fibre del nervo ottico;
  • OCT angolo irido corneale, sede del deflusso;
  • Retinografia nervo ottico.
RIDUZIONE DEI DANNI AL CAMPO VISIVO

Fisiologicamente l’occhio produce al suo interno un liquido trasparente, chiamato umor acqueo, che è mantenuto a pressione costante tra la sua produzione e il suo deflusso. Tale pressione si definisce intraoculare, detta IOP, ed è deputata al mantenimento della forma e tonicità del bulbo.
 
Per comprendere al meglio l’aumento della pressione intraoculare o il glaucoma – tra i principali responsabili dei più comuni danni al campo visivo – si può paragonare l’occhio a una vasca da bagno: l’acqua viene introdotta tramite il rubinetto e smaltita tramite il tubo di scarico. Se il rubinetto aumentasse la produzione del flusso e/o lo scarico fosse occluso, l’acqua potrebbe fuoriuscire dalla vasca.
 
L’occhio è un sistema chiuso, pertanto in caso di maggior produzione dell’umore acqueo o minore “scarico”, aumenta il volume e quindi la pressione. Se la pressione è fuori controllo, si verifica un progressivo danno alle strutture dell’occhio, in particolare alla testa del nervo ottico (o papilla). Per evitare che i danni al campo visivo diventino permanenti o degenerativi, è necessario intervenire per tempo e ripristinare la giusta pressione dell’umor acqueo.

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