laser

LASER A ECCIMERI

La chirurgia refrattiva utilizza il laser a eccimeri sulla superficie della cornea. Questa tipologia di laser serve infatti a vaporizzare una parte del tessuto della cornea.
 
Per la valutazione di ogni occhio, è necessaria una visita refrattiva, atta a stabilire se un paziente è idoneo al trattamento oppure se non lo è. In tale visita, vengono rilevati i parametri necessari al chirurgo per stabilire la tipologia di intervento più adatta. Sarà poi compito del medico chirurgo decidere in base alla visita refrattiva, il tipo di intervento più idoneo da eseguire.

Vediamo insieme i possibili tipi di intervento di chirurgia refrattiva:

  • PRK: prevede la rimozione di tessuto superficiale della cornea (detta foto-ablazione). L’epitelio corneale si riforma in 3-4 giorni dopo l’intervento. Per favorire la guarigione e limitare il fastidio, è necessario applicare una lente a contatto per circa 4 giorni dopo l’intervento, allo scopo di facilitare la rigenerazione dell’epitelio della cornea. Il recupero visivo nella PRK è progressivo: nei primi 10 giorni si arriva all’80% della capacità visiva e il restante recupero si ottiene nel giro di 6 mesi dall’intervento. Gli effetti indesiderati possono essere dolore (di lieve-media entità), fotofobia, bruciore, lacrimazione e sensazione di corpo estraneo;
  • Femtolasik: più recente è il laser a femtosecondi, o femtolaser, che permette un tipo di chirurgia a luce infrarossa con impulsi nell’ordine del femtosecondo. Questa tipologia di laser permette una maggior precisione nel taglio e una maggior sicurezza di chirurgia. Grazie a un impulso di così breve durata, si possono ottenere potenze elevate con livelli di energia bassi. Tale laser è in grado di agire direttamente nello stroma corneale, lasciando intatto il tessuto epiteliale (quello più esterno della cornea). Il laser viene focalizzato alla profondità preimpostata dello stroma corneale, mentre un sistema controllato da computer consente di concentrare gli spot per creare le desiderate geometrie del taglio. Il taglio del lembo con tale tecnica è molto più accurato e sicuro rispetto alla precedente tecnica (Lasik).
  •  Smile: una nuova tecnica che consente di trattare miopie ed astigmatismi anche di elevata entità. Consiste nella creazione mediante laser di due strati sovrapposti dello spessore desiderato creando una piccola lamella che viene estratta manualmente dal chirurgo con pinza. Si riduce l’impatto dannoso del laser sugli strati più profondi dello stroma corneale. E’ indicato anche in pazienti con scarsa o ridotta lacrimazione.